Specializzazioni

Deformità vertebrali

 

la scoliosi


Che cos'è la scoliosi?
La scoliosi è una deviazione permanente laterale e rotatoria del rachide ad eziopatogenesi multipla, nella maggior parte dei casi ignota (scoliosi idiopatica), tende ad aggravarsi durante lo sviluppo staturale e si arresta quando cessa l’accrescimento dei corpi vertebrali.
Colpisce circa il 3% della popolazione e riguarda il sesso femminile nel 70% dei casi.
 
Di fondamentale importanza è differenziare subito “la scoliosi” dagli “atteggiamenti scoliotici”
 
E’ definita nell’80-85% dei casi idiopatica, parola che indica che per ora non ne conosciamo le
cause: negli altri casi è secondaria a malattie neurologiche, congenite, metaboliche, etc...
 
La scoliosi idiopatica è una malattia familiare, nel senso che se qualcuno in famiglia ce l’ha, è probabile che anche altri ne soffrano, sia pure con diversa gravità: attenzione a figli e nipoti, dunque.

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Di solito si presenta durante la crescita e come dicevamo peggiora sino alla maturazione ossea.
Purtroppo, se supera certi livelli (spesso oltre i 30°, quasi sempre oltre i 50°), l’evolutività non
finisce con la crescita, anche se diviene molto lenta (0,5-1 grado all’anno): spesso ne
consegue un incurvamento di lato e in avanti in età anziana.
 
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Quali sono i sintomi sintomi?
La scoliosi non ha sintomi come normalmente intesi. Mentre in età adulta, scoliosi non curate,
possono portare a dolore, durante la crescita non si hanno sintomi evidenti, tanto che la patologia viene individuata spesso casualmente da un osservatore esterno.
 
Cosa fare?
Tanto più precoce è l’insorgenza tanto maggiore è la progressione, altrettanto precoci dobbiamo essere noi nel mettere in atto le terapie.
Inoltre il trattamento deve essere oltre che tempestivo adeguato alla gravità attuale e alle potenzialità future della scoliosi. E deve essere protratto sino alla fine della maturazione ossea.
 
E’ necessario un inquadramento diagnostico, sia clinico che radiografico, controlli ogni 3 mesi allo scopo di monitorare l’evoluzione della scoliosi, verificare l’efficacia del corsetto nel tempo e adattarlo prontamente che è in età di accrescimento.
 
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In relazione alla gravità della scoliosi le possibilità di trattamento sono:
-semplice osservazione con valutazione clinica e misurazioni radiografiche regolari
-attività sportiva specifica per ogni caso
-ginnastica correttiva effettuata da personale specializzato
-utilizzo di corsetto che ancora oggi rappresenta l’unica terapia efficace per scoliosi di un certo grado

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-scelta del corsetto necessario per il caso specifico e scelta del numero di ore da indossarlo
-gesso (trattamento EDF Lionese) che precede l’utilizzo del corsetto

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TRATTAMENTI ALTERNATIVI
 
E’ importante chiarire che:
- la scoliosi è una patologia seria e deve essere curata da specialisti che abbiano esperienza, una Scuola alle spalle ed una struttura che permetta la realizzazione dei calchi di gesso per il corsetto, del gesso EDF ed una collaborazione efficace con le officine ortopediche.
- è una patologia evolutiva!!!
E’ inule perdere tempo (prezioso) e denaro con terapie alternative (Mezieres, Pancafit,Chiropratica, Osteopatia, Plantari, Bite dentali, Rieducazione posturale globale, Manipolazioni ecc.) che non hanno dimostrato, scientificamente, la loro efficacia nel trattamento della scoliosi, ma risultano spesso appetibili dai pazienti e dai genitori perché propongono un percorso meno arduo e sacrificato!


atteggiamento scoliotico

L'atteggiamento scoliotico definito anche “scoliosi funzionale” non è altro che una cattiva posizione visibile solo quando la colonna è sotto carico (cioè “in funzione”).
Si instaura a poco a poco in un soggetto  giovane che perde, senza rendersene conto, il corretto schema corporeo. Nell'atteggiamento scoliotico non esistono deformazioni toraciche.
La curva scompare  in posizione flessa avanti (palme unite).
Le vertebre non sono ruotate quindi non si evidenziano gibbosità.
 
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Alcuni fattori come la scorretta posizione scolastica, il peso eccessivo della cartella, problemi alla vista o all’udito, possono essere causa o aggravare il difetto.
 
E’ fondamentale l’esame radiografico anche per la valutazione di eventuale “eterometria degli arti inferiori”, che nel caso va repentinamente corretta.
 
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COSA FARE?
 
Dopo aver individuato la causa dell’atteggiamento scoliotico, in relazione a diversi fattori che dovranno essere valutati dallo specialista si potrà intervenire in diversi modi, dalla
Correzione posturale
L'obiettivo è l'integrazione della corretta postura nello schema corporeo nei gesti della vita    quotidiana. 
 
Ciò si ottiene mediante il riequilibro delle masse paravertebrali con un allungamento simmetrico; il mantenimento di posture che realizzano lo stiramento assiale degli spinali; il rafforzamento intenso degli addominali e dei fissatori delle scapole ecc.
 
Attività sportiva
E’ molto importante inculcare  il gusto ed il piacere dello sport e delle attività all'aria aperta, tanto da un punto di vista fisico che psichico (giochi collettivi).
In molti casi ad evoluzione favorevole, l'orientamento sportivo può bastare per arrestare l'evoluzione ed eliminare l'atteggiamento scoliotico.
 


dorso curvo

Che cos’è?

Il dorso curvo (o ipercifosi) è un’accentuazione della curva fisiologica dorsale della colonna vertebrale .
A differenza della scoliosi:
dà luogo più facilmente a dolori vertebrali sia in accrescimento che in età adulta
nell’80% riguarda il sesso maschile


Cause

Nella maggior parte dei casi può evolvere come la scoliosi senza causa particolare (cifosi idiopatica).
 
Quasi sempre il dorso curvo e associato ad iperlordosi, che, in alcuni casi rappresenta l’alterazione primaria alla quale fa seguito l’ipercifosi.
 
In altri casi è la conseguenza di una patologia della crescita dei corpi vertebrali (osteocondrosi o m. di Schuermann) ed è più frequentemente dolorosa.
Le vertebre invece di crescere come dei cubetti, diventano dei cunei e questo facilita l’incurvamento in avanti.
 
Anche il dorso curvo, come la scoliosi, si manifesta con segni particolari, che devono essere
valutati con attenzione dal medico specialista, per poter fare una diagnosi corretta.
 
E’ importante distinguere un dorso curvo (vera malattia) da un atteggiamento cifotico (difetto di postura) al fine di un adeguato trattamento ortopedico.
 
Anche il dorso curvo, come la scoliosi, si aggrava soprattutto nel periodo della crescita fino al termine della maturazione ossea.
 
L’iperlordosi è un'accentuazione della lordosi è un quadro patologico che viene riscontrato molto più frequentemente nei soggetti di sesso femminile; ciò dipende sostanzialmente da due fattori: una conformazione ossea differente da quella maschile e abitudini culturali diverse (molte donne indossano calzature con tacchi alti; tale abitudine provoca un accorciamento della muscolatura paravertebrale e costringe a una postura iperlordotica).
 
Cosa fare quindi in presenza di un quadro di accentuata lordosi? La cosa fondamentale è quella di imparare a gestire correttamente la colonna vertebrale, sia nelle posture che nei movimenti che negli sforzi. È poi molto importante eseguire esercizi di allungamento dei muscoli ileo-psoas ed esercizi di allungamento dei muscoli che stabilizzano la colonna vertebrale.
 
 
Cosa fare per il dorso curvo?
 
Il trattamento varia in relazione alla gravità, all’età di insorgenza ed al tipo di dorso curvo.
- attività sportiva

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-rieducazione posturale e ginnastica correttiva
-corsetto Antgravitario
-corsetto Antigravitario preceduto da una riduzione attiva in gesso
 
 
E’ importante chiarire che:
- il dorso curvo come la scoliosi è una patologia seria e deve essere curata da specialisti che abbiano esperienza, una Scuola alle spalle ed una struttura che permetta la realizzazione dei calchi di gesso per il corsetto, del gesso AG ed una collaborazione efficace con le officine ortopediche.
- è una patologia evolutiva!!!
E’ inule perdere tempo (prezioso) e denaro con terapie alternative (Mezieres, Pancafit,Chiropratica, Osteopatia, Plantari, Bite dentali, Rieducazione posturale globale, Manipolazioni ecc.) che non hanno dimostrato, scientificamente, la loro efficacia nel trattamento della scoliosi, ma risultano spesso appetibili dai pazienti e dai genitori perché propongono un percorso meno arduo e sacrificato!


consigli corsetto

15 consigli per il corsetto
 
Indossa scrupolosamente il tuo corsetto per le ore prescritte dal medico: ottieni la
correzione desiderata e non comprometti la terapia
 
Indossare sotto al corsetto una maglietta di cotone possibilmente aderente e senza
giunture laterali (eventualmente rovesciare la maglietta mettendo le cuciture all’esterno).
 
Utilizza una maglietta con la mezza manica, per evitare che il corsetto vada a contatto con le ascelle. Nel periodo estivo  può essere utile attaccare al corsetto, nella parte ascellare, dei sottili salvaslip, che si possono cambiare frequentemente
 
Nell’arco della giornata le ore di libertà prescritte devono essere continuative e non
spezzate. Scegli tu in quale momento della giornata toglierti il corsetto
 
Allaccia sempre il corsetto il più stretto possibile, così sarà meno visibile e porterà ai migliori risultati  più rapidamente. Inoltre se lo tieni ben stretto, quando cammini, corri o stai seduto si muove meno e quindi ti dà meno fastidio
 
 Se dopo mangiato senti che il corsetto preme eccessivamente e ti dà fastidio, allenta un po’ la chiusura, ma non toglierlo completamente
 
Quando ti togli corsetto per fare la seduta di cinesiterapia  rimettilo appena terminata la ginnastica
 
Se il tuo corsetto ha delle barre, puoi farle ricoprire con delle fasce, per non strappare i vestiti e le lenzuola
 
Se il corsetto comincia a diventare stretto, non aspettare di non riuscire più a portarlo: deve essere sostituito
 
Se il corsetto si rompe, provvedi subito a fare delle correzioni di emergenza e prendi
contatto con l’officina ortopedica per farlo sistemare
 
 Il corsetto permette una buona libertà di movimento. La respirazione non è assolutamente limitata. Puoi camminare e correre con sufficiente libertà di movimento, come puoi viaggiare in auto senza grossi problemi
 
Puoi viaggiare in aereo, ma ti consigliamo di portare appresso la prescrizione medica 
 
Il codice della strada non permette che tu guidi un motoveicolo (es. scooter) indossando il corsetto
 
Puoi frequentare le normali lezioni di Educazione Fisica scolastica, togli il corsetto prima della lezione e lo indossi di nuovo subito dopo.
 
La pelle deve essere controllata e protetta,  nei punti in cui il corsetto preme maggiormente, puoi applicare, strofinandolo con la mano, un po’ d’alcool. L’alcool serve per rendere la pelle più dura e resistente. Non usare creme, lozioni, borotalco ecc., dato che questi prodotti tendono ad ammorbidire la pelle.
Se la cute si arrossa in modo eccessivo usare, in attesa del controllo medico, la pasta di
Fissan o prodotti a base di ossido di zinco. 

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domande

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Per quanto tempo va indossato il corsetto?

 
Per la terapia in corsetto in genere si parte con una prescrizione di 23/24 ore per poi scendere
progressivamente prima di 1 ora poi di 2 in 2 ogni 4-6 mesi. Se il caso lo permette si può
iniziare anche con un dosaggio inferiore che però non deve essere al di sotto del 18 ore
altrimenti non è terapeutico.
Ricorda che la discontinuità nell’indossare il corsetto riduce fino ad annullare i risultati!!!
La liberazione parziale dal corsetto può essere autorizzata dal medico anche quando l'apparecchio dovrebbe essere portato rigorosamente; ciò avviene per una o due ore al giorno, soprattutto in estate, onde permettere al soggetto di prendere il sole e di nuotare.
 
 
Si può praticare sport con la scoliosi?
 
Lo sport non ha assolutamente influenza negativa sulla scoliosi. Anzi, rappresenta un fattore complementare indispensabile al trattamento di tale patologia. Il trattamento della scoliosi è fortemente influenzato dalla pratica di attività sportiva, per cui sport e scoliosi devono viaggiare simultaneamente.

 
Quale sport è più indicato?
 
Si può praticare qualsiasi tipo di sport. Naturalmente, sarà lo specialista che in base al tipo di scoliosi consiglierà uno sport più indicato al caso specifico.
 
nuoto
Il nuoto è uno sport completo per gli arti, cuore e polmoni, ma non per la schiena: la colonna è
progettata per affrontare la forza di gravità e a questo la si deve allenare. Mettendosi in acqua
si toglie il peso sulle spalle: utile in fase acuta, inutile per allenare la schiena.
Con la riabilitazione noi oggi cerchiamo di allenare delle qualità fisiche per fronteggiare la forza di gravità e questo si ottiene meno bene in acqua.
 
equitazione
Raramente l'equitazione e' sconsigliabile, in situazioni che solo uno specialista può riscontrare. L'equitazione e' un'attività che sollecita molto i muscoli della schiena e il senso di equilibrio.
Come tutti gli sport crea problemi se fatto molto intensamente, e' molto utile se fatta regolarmente.
 
Quando si toglierà il corsetto?
 
La decisione di togliere il corsetto spetta al medico che la prende, di solito, quando il soggetto ha raggiunto la maturità ossea.
La liberazione deve essere graduale, adattata ad ogni singolo caso e alle condizioni del momento, tenendo presenti le regole generali della seguente tabella.
 
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Scuola e zaino
 
Quando ricomincia la scuola i genitori si preoccupano per posture scorrette o atteggiamenti
sbagliati della colonna assunti dai loro figli.
In molti casi l’imputato principale è lo zainetto, seguito dal banco sbagliato o dalla postura
poco corretta.
 
I bambini  dovrebbero poter muoversi il più possibile: attraverso il gioco e lo sport, sfruttando tutte le occasioni, dall’intervallo all’ora di educazione fisica a scuola, che andrebbe salvaguardata e aumentata se possibile, all’attività sportiva del pomeriggio.
 
L’intervallo è un diritto, ma anche un dovere: muoversi e sgranchire le gambe fa bene pure
alla schiena, mentre restare seduti al banco in quei minuti fa male!
 
Il peso dello zainetto, né troppo grande né troppo pieno, non deve superare il 10-15% di
quello corporeo.
 
Lo zaino ideale: uno schienale imbottito ma rigido, spallacci morbidi, una maniglia e se
possibile cinture addominali.
 
Inoltre bisogna distribuire al meglio il peso all’interno dello zaino e portarlo ben caricato su entrambe le spalle: se si viaggia in bus, ricordiamoci di appoggiarlo a terra.